martedì 20 giugno 2017

Nuovi venti di guerra e armamenti nucleari

  NUOVI VENTI DI GUERRA E ARMAMENTI NUCLEARI  
scenari possibili

Sabato 1 Luglio dalle 9,30 alle 12,30
Cecina (LI) Piazza Guerrazzi - Palazzo dei Congressi

Incontro con il Prof. Paolo Cotta  Ramusino
Professore Ordinario di Fisica Università di Milano e Segretario Generale Pugwash Conference on Science and World Affairs

Coordinano Gino Niccolai e Jeff Hoffman


domenica 18 giugno 2017

Quali novità su Camp Darby ?

Quali novità per Camp Darby?

Dopo la manifestazione del 2 giugno davanti la base americana di Camp Darby, ( leggi articolo sul nostro blog ) il Tavolo per la Pace della Val di Cecina, ha deciso di indire a ruota un’iniziativa sull’ampliamento della base militare di Camp Darby e su tutto ciò che ne consegue.

Lunedì 19 giugno ore 21,15 a Volterra, presso la Sala consiliare, il Tavolo per la Pace della Val di Cecina ha invitato il prof. MANLIO DINUCCI, geografo, giornalista, scrittore che terrà una conferenza sull’argomento:

"la base americana di CAMP DARBY, la situazione storica e quella attuale"

Visioneremo il brevissimo video (9 minuti) (https://www.pandoratv.it/?p=7261) sul caso Moby Prince collegato fortemente a Camp Darby.

Dato che il tema è di interesse collettivo e poiché questa sarà un’occasione di informazione, abbiamo pensato di estendere l’invito a tutte le associazioni e liberi cittadini che vogliono partecipare.
Tutti, infatti, possono dare un contributo al dibattito dopo l'intervento del Prof. DINUCCI.

Vi aspettiamo numerosi !

La coordinatrice dell'Alta val di Cecina: Camilla Sguazzi cell. 348 400 4616
Il coordinatore della Bassa val di Cecina : Jeff Hoffman cell. 328 807 7994

* NewsLetter *
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Locandina dell'iniziativa:


venerdì 9 giugno 2017

2 Giugno 2017: Quale Repubblica abbiamo festeggiato?


2 Giugno 2017: Quale Repubblica abbiamo festeggiato?

Quella dell’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra, o quella che acconsente all’ampliamento della base militare di un paese straniero?
Anno 71 della Repubblica: sono queste le parole usate da Tommaso Fattori capogruppo in consiglio regionale di Sì Toscana a Sinistra, alla manifestazione lo scorso 2 giugno davanti all’ingresso della base militare statunitense in territorio italiano “Camp Darby”, contro il progetto di potenziamento del collegamento tra la base e il porto di Livorno, che prevede anche la realizzazione di due terminal e di un ponte girevole sul Canale dei Navicelli oltre alla costruzione di una nuova linea ferroviaria dalla base al porto di Livorno per il trasporto di armamenti, in una delle zone più densamente popolate della Toscana.
Questa sembrerebbe quasi una notizia d’altri tempi, se non fosse per il fatto che il progetto, come spiegato dai promotori del presidio, “ …..è già stato presentato dalla Commissione mista costruzioni italo-statunitense, approvato il 26 aprile dal Consiglio direttivo dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli” e prevede, tra l’altro, il taglio di oltre mille pini in una delle ultime “foreste planiziarie” d’Italia, per la realizzazione della nuova ferrovia in un’area di notevole pregio ambientale la cui spesa, come in precedenti casi analoghi, saranno a carico della NATO, cioè in "quota parte", dei contribuenti italiani….
Un corale e convinto NO al progetto si è levato dal presidio pacifico a cui hanno aderito alcune decine di militanti aderenti ai movimenti pacifisti, il Tavolo per la pace della Val di Cecina, la sinistra di base di Pisa e Livorno, semplici cittadini, contrari ad un progetto: antistorico che arriva 72 anni dopo la fine della guerra in/ anti/ costituzionale in considerazione:
·        dell’articolo 11 col quale il popolo italiano il secolo scorso ha deciso di voltare per sempre pagina
·        dell’articolo 9, sempre nei principi fondamentali della Carta dove è prevista la tutela del paesaggio, da intendersi in senso estensivo come salvaguardia dell’ambiente in quanto bene comune!
Già, perché il progetto, millantando apertamente presunte finalità di “sicurezza e difesa nazionale” (da chi? da cosa? ), pur in evidente contrasto con i vigenti Piani territoriale del Parco di Migliarino-San Rossore e di gestione delle tenute di Tombolo e Coltano, non seguirà i normali obblighi di “conformità urbanistica”…. e qui, la memoria non può non andare ad un’altro sacrificio sull’altare della “sicurezza e difesa nazionale”, della sughereta di Niscemi in provincia di Caltanissetta: stesso copione! In quel caso per l’installazione di torri sormontate da antenne paraboliche per il progetto americano “MUOS” che prevede sul nostro territorio di una base per le telecomunicazioni satellitari ed intercontinentali al servizio delle truppe statunitensi operanti oramai in ogni parte del globo !
Le basi militari di una potenza straniera sul territorio di uno Stato Sovrano che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”….andrebbero smantellate non costruite ex novo, ampliate e rese funzionali per trasformare il nostro territorio nella polveriera del mediterraneo, in quanto sede di stoccaggio di armi per i teatri di guerra voluti unilateralmente dagli U.S.A.
La Toscana poi è terra di pace e non può diventare involontaria protagonista di nuove guerre e bersaglio di ritorsioni che metterebbero ulteriormente a rischio un territorio già in pericolo, vista la presenza e il transito di armi di tutti i tipi….
In nome dei principi fondanti della nostra Costituzione, 72 anni dopo la fine della guerra è tempo di mobilitarci per dire una volta per tutte BASTA  e chiedere la conversione ad usi civili di questa e di tutte le basi militari americane sul nostro territorio.…
Così hanno espresso il loro pensiero quanti sono intervenuti al presidio davanti alla base militare statunitense di Camp Darby il 2 Giugno…
Altre foto di alcuni momenti del presidio....

giovedì 1 giugno 2017

Comunicato stampa



Comunicato stampa


Castagneto Carducci li 31/05/2017

Dunque. Camp Darby.

Siamo passati dall’auspicato progressivo ridimensionamento della base militare ad un progetto di notevole rafforzamento, che non lascia presagire niente di positivo rispetto ai futuri scenari di guerra e al ruolo che l’amministrazione Trump intende assegnare alla Toscana.
Mentre il Presidente USA Trump vende all’Arabia Saudita, principale finanziatrice dell’ISIS, armamenti e dotazioni militari per 110 miliardi di dollari, il Governo italiano si accorda con l’amministrazione americana concordando con Trump un ambizioso progetto di ampliamento della base.
Stiamo assistendo a grandi manovre in vista di possibili scenari di guerra e la nostra regione potrebbe esserne involontaria protagonista, oltre che obiettivo privilegiato di ritorsioni da parte di chi è esposto ad attacchi con armi e forze provenienti dal nostro territorio.
La Toscana, secondo il progetto, ospiterà la più grande base logistica statunitense del bacino del Mediterraneo: è prevista la costruzione di due nuovi terminal, uno dei quali di 18 metri di altezza collegato con una nuova linea ferroviaria alla stazione di Tombolo, un ponte girevole sul Canale dei Navicelli e l’ampliamento del molo “Tombolo dock”.
Potranno transitare due treni al giorno, mentre oggi ne arriva uno ogni due o tre mesi. Il progetto di ampliamento in deroga alle normali regole e procedure: trattandosi, secondo il Ministero della Difesa, di ‘opera destinata alla difesa nazionale’, verrà esonerata dal controllo di conformità urbanistica aggirando anche la valutazione di incidenza che sarebbe stata obbligatoria, dato che il progetto incide su un ‘habitat prioritario’ (Sito di Importanza Comunitaria ‘Selva Pisana’). Sarà un modo per passar sopra a quanto previsto dal piano territoriale del Parco di Migliarino e San Rossore e dal piano di Gestione delle tenute di Tombolo e Coltano, così come evidentemente si considera un danno ambientale secondario l’abbattimento di mille alberi nell’area.

Noi siamo Il Tavolo per la Pace e chiediamo alla società civile toscana di mobilitarsi e alle amministrazione che ne fanno parte di organizzare consigli comunali aperti sulla questione.  Questo è uno schiaffo alla nostra sovranità territoriale, alla tradizione di Pace della nostra regione, all’articolo 11 della nostra Costituzione che ripudia la guerra come la soluzione alle controversie internazionali. Intanto è sotto gli occhi di tutti la sofferenza di centinaia di migliaia di profughi in fuga da paesi in conflitto, devastati da dittatori e da bande armate dall’occidente: prima rendiamo i loro paesi un inferno, poi ci lamentiamo se cercano di sopravvivere raggiungendo l’Europa.

Noi abbiamo uno sguardo diverso sul mondo e credo che dovremmo urlarlo ai quattro venti e per questo invitiamo tutti i cittadini che riescono ancora ad indignarsi per tutto questo a partecipare alla manifestazione davanti la base militare di Camp Darby a Pisa, programmata dalle associazioni e dai soggetti politici contro la guerra per venerdi 2 giugno, a partire dalle ore 10,30 per dire “No ai treni della morte dal porto di Livorno” e festeggiare così “L’altra Festa della Repubblica”.

Il coordinatore della Bassa val di Cecina: Jeff Hoffman  cell 3288077994
La coordinatrice dell’Alta val di Cecina: Camilla Sguazzi  cell 3484004616

Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 cell. 3332526023
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